di
Mario Gaudio
È incredibile come la vita umana trascenda spesso dalle
aspettative e dalle previsioni facendo risuonare realistiche e veritiere le
parole di Göethe: «Non si arriva mai tanto lontano come quando non si sa bene
dove si vada». È il caso di padre Gabriele Amorth. Nessun elemento decisivo
della sua giovinezza avrebbe fatto intuire, ad un osservatore poco attento, un
futuro da esorcista di fama mondiale.
Da giovanissimo si forma nel contesto dell’Azione Cattolica di Modena e conosce
la figura illuminata di don Giacomo Alberione. In seguito, durante la seconda
guerra mondiale, è richiamato alle armi assieme ai suoi quattro fratelli e,
dopo varie avventure, si ritrova a combattere tra le file dei partigiani con
tale iniziativa e passione da essere insignito di medaglia al valor militare.
Nel dopoguerra si laurea in giurisprudenza e nel 1947, per volontà di Giuseppe
Dossetti (suo professore di Diritto Canonico ed Ecclesiastico nonché amico di
famiglia), entra nella Democrazia Cristiana. È eletto al Consiglio Provinciale
e diviene vice delegato nazionale di Gioventù Democristiana lavorando fianco a
fianco con il protagonista di un pezzo di storia italiana rispondente al nome
di Giulio Andreotti.
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Padre Gabriele Amorth |
Fin qui siamo dunque dinanzi ad una normale esistenza borghese che si apre
verso un futuro luminoso. Avviene però la svolta: riprendendo corpo una sua
vecchia aspirazione, il giovane Gabriele Amorth entra in seminario e diviene,
nel 1954, sacerdote della Congregazione di San Paolo. Tra i massimi esperti di
mariologia in Italia ha a che fare solo sporadicamente con il problema del male
fino a quando, nel 1986, il cardinale Poletti lo nomina esorcista.
Inizia da quella fatidica data la lotta costante e vittoriosa contro un mondo
insidioso e poco conosciuto che viene raccontato fin troppo bene in questo
splendido libro-intervista di Marco Tosatti. Dalle pagine emerge un fresco
resoconto, con grande dovizia di particolari, dei numerosi casi sottoposti alle
“cure” di padre Amorth e, prima ancora, del suo maestro padre Candido Amantini
(religioso Passionista che fu per quarant’anni esorcista della Scala Santa a
Roma).
Prende vita, gradualmente, un mondo parallelo fatto di strani “pazienti” che, all’udire le preghiere di don Amorth, vanno in trance, iniziano a sbavare,
imprecano e si dimenano con forza sovrumana tanto da necessitare di essere
legati o comunque trattenuti da persone muscolose. È una realtà fatta di
sofferenza, ma anche e soprattutto di progressivo ritrovamento della fede per
essere completamente liberati.
Con uno stile scorrevole e mai semplicistico don Gabriele si sofferma sulle
cause del male e analizza in maniera particolareggiata le sètte sataniche, il
pericolo di ricorrere a maghi e cartomanti e a quelle pratiche che
apparentemente sembrano solo superstiziose, distinguendo tuttavia tali fenomeni
dalle truffe di semplici ciarlatani o imbonitori televisivi.
Molto interessante è anche la denuncia che padre Amorth fa a proposito di
alcuni vescovi scettici nei confronti del demonio e dell’opera degli esorcisti, in quanto intere nazioni (Germania, Austria, Svizzera, Spagna e Portogallo) sono
state condannate a non avere nessun sacerdote formato per scacciare i demoni.
Altra accusa è la sottovalutazione del problema del male nei seminari poiché si
trascura lo studio di trattati appositi quali il De Deo creante o si
confondono gli interventi demoniaci con problemi di semplice natura
psichiatrica.
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Il libro- intervista di padre Amorth Memorie di un esorcista |
Don Amorth continua pertanto in queste pagine l’opera di divulgazione
sull’esistenza del demonio già iniziata da Papa Paolo VI con la famosa udienza
di mercoledì 15 novembre 1972, dedicata interamente a tale argomento. Ecco che
allora questo impavido anziano sacerdote affronta, oltre al male,
l’indifferenza e lo scetticismo della società secolarizzata, combattendo la sua
«buona battaglia» con questa fatica letteraria e con una sorta di question time
sul tema trasmesso in diretta su Radio Maria ogni secondo mercoledì del mese.
Una cosa è certa: Memorie di un esorcista è un libro consigliato al
credente e allo scettico per scoprire, non senza una certa tensione dovuta ai
particolari raccapriccianti, un mondo che poco conosciamo, ma dal quale siamo
quotidianamente tentati e dal quale conviene costantemente metterci in guardia.
(Pubblicato su dirittodicronaca.it,
Registrazione Tribunale di Castrovillari (Cs) N. 4/09 del 02/11/2009)
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