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venerdì 13 ottobre 2017

"Adesso": l'amore contraffatto di Chiara Gamberale

di
Mario Gaudio

Adesso è un romanzo problematico, specchio fedele di una nuova concezione della letteratura e dell’amore che si va facendo strada nella società tecnocratica e globalizzata in cui siamo immersi.
Chi si aspetta un buon testo letterario, magari colmo di richiami alla gloriosa tradizione dei più importanti scrittori italiani, farebbe bene ad astenersi dalla lettura delle pagine di Chiara Gamberale, ma se si vuole intraprendere un percorso – accidentato – tra i meandri di una scrittura anarchica e, talvolta, presuntuosa e ripetitiva il testo dell’autrice romana diventa un passaggio quasi inevitabile.
La narrazione procede infatti in maniera confusionaria, con riprese e abbandoni di immagini e situazioni secondarie che ruotano attorno all’asse portante della vicenda amorosa di Lidia e Pietro. A questo andamento vorticoso occorre aggiungere anche una fretta di fondo che, unita ad uno spropositato affidamento al caso e agli eventi, connota non solo i protagonisti di Adesso, ma anche i vari – a tratti pittoreschi – personaggi marginali.
La logica del romanzo invita a consumare ogni opportunità della vita nell’ambito dell’«adesso», un aspetto questo che se da un lato richiama – sebbene solo superficialmente − il carpe diem oraziano dall’altro frantuma quella necessità di riflettere che, di fatto, sembra essersi dissolta nella società del consumo e della velocità. Tuttavia, la Gamberale presenta il grande limite della vaghezza: si prodiga a consigliare di vivere l’attimo senza definire il concetto di «adesso» che viene genericamente circoscritto come il tempo «fra l’infanzia e il troppo tardi».
Adesso di Chiara Gamberale
Il tema dominante è chiaramente l’amore ma, anche in questo caso, è opportuno rimarcare un netto stravolgimento nei confronti della tradizione classica e, addirittura, rispetto al canone moderno. Il sentimento raccontato dall’autrice è profondamente degradato e spogliato da qualsiasi connotazione ideale, per divenire una sorta di meccanico sfogo dopo vicende andate a male: Lidia esce da una separazione, ma intrattiene un rapporto ambiguo con l’ex marito, mentre Pietro vive il dramma di una moglie che lo ha abbandonato per seguire la vita religiosa. A ciò sono accostate le diverse debolezze psicologiche accumulate dai personaggi e, sostanzialmente, mai risolte.
Alla vicenda principale si accompagna anche una sorta di sottobosco narrativo che racchiude piccole relazioni sentimentali − di natura adulterina o comunque occasionale − che conducono ad un intreccio forzato e artificiale di personaggi dalla mentalità diversa e dal comportamento estremamente eterogeneo.
Adesso è un romanzo contraffatto, a tratti non piacevole, dalla prosa sciatta e irregolare ma, sicuramente, degno di essere letto per comprendere adeguatamente la nefasta involuzione in cui sono precipitati il più bello dei sentimenti e la produzione letteraria dei nostri giorni.
(Pubblicato su dirittodicronaca.it, Registrazione Tribunale di Castrovillari (Cs) N. 4/09 del 02/11/2009)

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