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giovedì 18 giugno 2015

Parola d'autore: Arianna Gasbarro



Anche se poi, in fondo, quella del regista è una condizione davvero paradossale. Voglio dire, io mi sbatto in cerca di un’idea per il mio film e voi, spettatori ingrati, quando siete davanti allo schermo non fate altro che sbattere quelle dannate palpebre. Ogni minuto che passa, voi trascorrete sei secondi con gli occhi completamente chiusi. In un film di un’ora e mezza vi perdete 540 secondi, nove minuti esatti di fotogrammi. In pratica, il 10% di tutto il mio lavoro va direttamente a farsi fottere. La mia è un’arte frammentaria.

Arianna Gasbarro, Requiem del Dodo

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