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sabato 10 marzo 2018

Guaglianone e Tomassi - Testi a confronto

di
Cesare De Rosis

"Il colera nel settembre 1884 colpisce Napoli in maniera virulenta e si diffonde facilmente a causa delle precarie condizioni dei quartieri popolari. In meno di due settimane si contano migliaia di morti. La popolazione crea tumulti e invoca soccorsi". Questo emerge dalle cronache di quegli anni nella città partenopea dove risiedono anche letterati ed uomini di cultura che raccontano l'evento in prosa e in versi.
L'opera di padre Innocenzo
Tomassi
 Il colera del 1884 a Napoli nei "ricordi" del frate francescano Innocenzo Tomassi è un opuscolo che racconta minuziosamente l'evento triste e doloroso e trova riscontro con un'opera poco conosciuta di don Ferdinando Guaglianone che a Napoli svolgeva in quegli anni attività di precettore e di giornalista presso importanti riviste di apologetica cristiana. Il testo, contenuto in una miscellanea poliglotta si intitola 12 Settembre 1884. Il Colera in Napoli ed è costituito da sei lunghe strofe. Entrambi questi autori erano vicini alla Civiltà Cattolica, la preziosa rivista dei Gesuiti fondata da p. Carlo Maria Curci.
"12 settembre 1884. Il colera in Napoli"
di Ferdinando Guaglianone
 Questi testi hanno un precedente come dimostrano Le Lettere storico - cliniche del colera nella Sezione Vicaria dirette al Cav. Giuseppe Biondi Professore di Medicina dal Dott. Giuseppe Ria, un'opera del 1866 con resoconto di un'esperienza sul campo, ma sono anche il documento di un linguaggio 'tecnico' che spesso fa ricorso alle risorse della letteratura.